Sono finalmente aperte le votazioni al concorso fotografico "Uno Scatto di Dignità", indetto dalla Regione Abruzzo, alla quale noi partecipiamo con tre fotografie nella categoria professionisti. Dopo una prima selezione svolta dalla Giuria, è possibile per tutti dal 5 al 15 ottobre votare le foto esposte nella galleria fotografica sul sito.
Seguendo questo link o cliccando sul box alla vostra sinistra troverete la galleria dedicata ai professionisti, nella quale partecipiamo con tre fotografie dedicate alla gravidanza. Se vi piacciono vi prego di votare quella che preferite con 10 stelle.
Questo è il tema del concorso come esposto nel regolamento:
La prima edizione del concorso fotografico “UNO SCATTO di DIGNITA’” indetto dalla Commissione Pari Opportunità Regione Abruzzo (di seguito CPO), con il patrocinio del Ministro Mara Carfagna, ha come scopo quello di contribuire a cambiare gli atteggiamenti e gli stereotipi nell’uso dell’immagine femminile nel mondo dei media e della pubblicità, fenomeno che ha gravi ripercussioni nella società. La pubblicità spesso trasmette messaggi discriminatori o degradanti basati sugli stereotipi di genere e a volte addirittura incita alla violenza. [...]
L’obiettivo del Concorso è quello di dare a tutti/e i/le partecipanti la possibilità di raccontare, attraverso la fotografia, il valore di una pubblicità responsabile che possa influire positivamente sulle percezioni relativamente a nozioni come “immagine del corpo” e “ruoli di genere” ed esalti i veri valori della donna di oggi.
mentre questa è la riflessione che ci ha portato a scegliere la gravidanza come soggetto da proporre con le nostre foto:
Il corpo della donna può e deve essere rappresentato nella e per la sua unicità, mai ridotto a puro oggetto del desiderio. La gravidanza è l'evento di massima unicità fisica della donna, che si scopre madre creatrice, custode del mistero della vita e della sua fragilità.
La metamorfosi fisica della donna in gravidanza rende tutti testimoni di questo eterno mistero e ridimensiona il ruolo dell'uomo a quello di accompagnatore di un rito inarrestabile ed ancestrale.
La visione di una donna in gravidanza genera in tutti noi un sentimento di meravigliata nostalgia, perché tutti siamo stati noti a nostra madre prima che a noi stessi e l'abbiamo, con il nostro venire ad essere, resa più bella e colma.
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