lunedì 17 ottobre 2011

Quale prima lente?

Il quesito che più frequentemente mi sento porre è questo: "Quale lente mi compro?"
Il motivo è semplice, il più delle volte l'ingresso nella passione fotografica avviene a seguito di un acquisto, più o meno oculato, di un corpo macchina reflex digitale con lente kit. Magari l'acquisto è avvenuto per caso, magari a seguito di un' "incredibile" promozione in tale centro commerciale alla quale non si è saputo resistere, o per necessità verie, come la nascita di un figlio o la partenza per un lungo viaggio. Resta il fatto che raramente il primo corpo macchina viene scelto sulla base di oggettive considerazioni e reali necessità.


LENTI KIT: QUANTO VETRO SPRECATO

Tutti gli attuali corpi reflex digitali, con la sola esclusione dei corpi professionali, sono venduti in kit con una o due lenti. Normalmente si tratta di lenti così dette "walk around", ossia buone un po' per tutto (sulla carta, almeno). Le reflex di fascia bassa e medio-bassa si trovano quasi sempre accoppiate con un 18-55 f3.5-f5.6 con la possibilità di aggiungervi un 55-200 f4.5-f6.3. Queste due lenti danno all'acquirente l'illusione di trovarsi con un kit in grado di coprire praticamente tutte le focali utili e quindi di non necessitare di nulla in più.

Invece, si troveranno rapidamente insoddisfatti, almeno che non appartengano a due specifiche categorie di fotografi:
  1. Quelli che nel semplice fatto di possedere ed usare una grossa macchina reflex trovano immediatamente godimento e che quindi non sentono la necessità di porsi degli limiti qualitativi minimi sulle fotografie che scattano. Questi fotografi producono migliaia di scatti squallidi, brutti, inutili, che una qualsiasi compatta digitale avrebbe potuto produrre in eguale qualità e a costo sensibilmente inferiore.
  2. Quelli che hanno acquistato il kit economico per una ragione speciale, ad esempio per un viaggio verso regioni sperdute dalle caratteristiche climatiche particolarmente critiche per la fotografia. In questo caso sistemi economici (che possono quindi essere "sacrificati" senza troppi patemi d'animo") e tutto fare (che riducano al minimo la sostituzione delle lenti) hanno un utilità strategica. Questi fotografi sanno di portare con loro un sistema molto limitato in termini di resa qualitativa, ma robusto e sacrificabile. 

PESSIMISMO E FASTIDIO

Tutti gli altri fotografi sono invece regolarmente delusi dai risultati ottenuti con le lenti kit. Queste lenti cambiano per marca, stabilizzazione, focali, ma si accomunano tutti per una specifica caratteristica: quella di prendere un complesso e costoso corpo reflex e di trasformarlo, per resa qualitativa, in una compatta digitale. Il fotografo, ancora illuso dell'oculatezza della scelta fatta all'acquisto spesso declina molte se non tutte le responsabilità alla sua incapacità tecnica/compositiva. E, se ha tempo e voglia, si iscrive ad un corso di fotografia (il che non può che fargli bene). Tuttavia il problema rimane, le lenti non sono all'altezza del corpo macchina. E' necessario un nuovo investimento. Ma quale?


VETRO O MORTE!

La verità che nessun venditore dirà mai a chi si accinge ad acquistare la sua prima reflex è che in fotografia ciò che realmente conta (e costa!) è il vetro. Non i programmi automatici, non l'esposimetro super intelligente, non gli undici punti di messa a fuoco, non i dieci scatti al secondo, e neppure tanto il sensore. La qualità dipende per un'ampia dose, potremmo dire l'ottanta per cento, dalla bontà della lente montata. E la qualità della lente dipende quasi unicamente dalla qualità dei vetri con cui è stata assemblata, non dalla stabilizzazione o dalla velocità dell'autofocus. Questo vuol dire che una lente di qualità resta tale fin tanto che non cade a pezzi, cosa che accade raramente se la si tratta con cura. Una lente, infatti, non si svaluta, o si svaluta solo parzialmente. Una lente, quindi, andrebbe acquistata solo di seconda mano a meno che non si sia professionisti e non si possa scaricarne il costo a fine anno.
Ciò che quindi il venditore non può dire e non dirà mai all'acquirente novizio è la più semplice verità: spendi il meno possibile per il corpo macchina ed investi il resto in ottiche usate!!!


IL CINQUANTINO, LA SCELTA DI QUALITA'

Spiegherò come le lenti si classifichino e valutino in un post futuro, ma per ora rispondo al quesito dal quale siamo partiti in maniera semplice e sintetica.

domanda:
"Quale lente mi compro?"
risposta:
"Il 50mm f1.8 prodotto dalla marca del tuo corpo macchina"

Il 50mm, detto anche cinquantino, è da sempre la lente scuola per eccellenza e su sensori APS-C è divenuta anche una superba lente da ritratti. La versione f1.8 è solitamente molto economica anche se acquistata nuova (il prezzo dovrebbe rientrare tra i 60 ed i 150 euro a seconda che sia acquistata usata da privato o nuova al negozio). E' una lente molto luminosa (il che permette di scattare senza flash in quasi tutte le situazioni, sfruttando l'illuminazione ambientale e quindi rispettando l'atmosfera originale). E' una lente dal bellissimo sfocato, particolarmente utile nei macro e nei ritratti. E' una lente dalla resa strabiliante. E', infine, una lente che costringe il fotografo a cercare lo scatto, ad impegnarsi nell'immaginare e trovare prospettive interessanti o inusuali, illuminazioni evocative, dettagli e colori. Prima dell'avvento dell'autofocus, il 50mm era LA lente kit con la quale i corpi reflex (quali la mitica Canon AE-1) venivano venduti. Non voglio entrare nel dibattito su come la società sia migrata dalla sostanza all'apparenza, lascio a voi le riflessioni. Fatto sta che le lenti kit di quegli anni erano spesso usate anche dai professionisti.

Quello che voglio dirvi è solo questo: se non lo avete, uscite e compratevi il 50mm f1.8 e scoprite la qualità!

Lo avete già? Allora postate gli scatti ottenuti con questa lente!!!

Queste sono le mie foto scattate con il 50mm pubblicate su Flickr. Che ne pensate?

4 commenti:

  1. Consiglio seguito, sono quindi passata dalla categoria "trasforma una reflex in una compatta" alla categoria "non hai più scuse se le foto non escono è colpa tua"... Gazie Luca il cinquantino mi ha aperto un mondo! :)

    Erica

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    1. Erica, grazie per il commento :-)
      Sono felice di esserti stato d'aiuto, facci vedere qualcuno degli scatti fatti con il 50ino!

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  2. Ciao,
    divertente questo post che sintetizza buona parte degli sbagli del mio riavvicinamento alla fotografia ( reflex analogica canon medio bassa-->compattina casio exilim -->bridge panasonic) che è approdato alla canon 60 d con appunto il kit 18-135 (!). La prima cosa bella è stato scoprire che il mio cinquantino 1,8 della vecchia canon analogica funzionava perfetttamente e dava grandi soddisfazioni, che il 70-210 3.5-4.5 sempre della stessa epoca ( anni 90) era niente male e che il peggio di tutti è quello del kit appena comprato e che stò già valutando di vendere.
    Sono letteralmente in fissa per gli sfocati col cinquantino...ma troppi scatti devo ancora macinare...e non sono ancora passato per il corso.

    Un saluto e grazie per le info che pubblichi.

    Lorenzo

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    1. Ciao Lorenzo, grazie per il commento!
      Purtroppo il tuo percorso è molto comune e porta, secondo me, la gente su binari sbagliati. Per fortuna tu eri già in possesso di due lenti "vecchia scuola", e ti sei potuto rendere conto rapidamente di quale fosse la qualità della lente kit. Ti consiglio di leggerti il post su "Quale seconda lente?", lo trovi qui:
      http://rossiniphotography.blogspot.it/2012/02/quale-seconda-lente.html

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